
Col primo romanzo di quella che promette di essere una trilogia davvero interessante David Gemmell getta le basi di una sua ricostruzione della guerra di troia e degli eventi ad essa antecedenti. L'autore non è nuovo ad opere del genere, come il Leone di Macedonia e il Principe Nero, ma basta leggere appena una cinquantina di pagine del Signore di Troia per capire che siamo davanti al miglior David Gemmell dei primi romanzi sui Drenai e a una narrazione che è un perfetto succedersi di eventi che paiono concatenarsi come gli ingranaggi di una macchina mossi dal caso o dai personaggi, altro punto di forza del romanzo. Dipinti con colori forti, credebili e reali quanto persone vive che amano, odiano, osano, infrangono le regole, bramano il potere. Andromaca, l'astuto Odisseo, Agamennone, Priamo, Ecuba, la piccola Cassandra nonché il prode Elicaone/Enea sono tutti personaggi del mito e di Gemmell insieme in questo romanzo. Questi due aspetti si fondono e il risultato come ho già accennato è davvero ottimo.
Non mi sento di dover aggiungere altro, e riterrei quasi offensivo cercare di riassumere in poche righe la trama di una tale opera che tra l'altro è di quasi cinquecento pagine.
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